La festa per l’intitolazione a Chiara Lubich di una nuova Scuola Materna a Bandito, la più popolosa frazione della città piemontese di Bra, sabato 26 marzo ha visto protagonisti i rappresentanti del Consiglio comunale dei ragazzi e i bambini della stessa scuola . Oltre agli Amministratori braidesi, al sen. Michelino Davico, sottosegretario al Ministero degli Interni, e agli Assessori provinciali Roberto Russo e Giuseppe Lauria, il quale ha parlato a cuore aperto delle persone del Movimento come di gente che ha cambiato il suo modo di fare politica. Lo scorso 22 dicembre 2010, la città di Bra aveva aderito, all’unanimità, all’associazione “Città per la fraternità” nata qualche anno fa con l’intento di creare una rete tra comuni ed altri enti locali. Essa ha tra i suoi scopi anche quello di assegnare un premio internazionale per la realizzazione di progetti di fraternità nelle città, e attorno a tale adesione il Sindaco Bruna Sibille aveva voluto improntare questa giornata. E’ difficile rendere l’intensità dell’atmosfera che si è vissuta. Vi ha dato impulso l’ascolto dell’invito lanciato da Chiara Lubich in un suo discorso, pronunciato al Teatro Regio di Torino nel giugno del 2002: vivere la politica come amore, verso i cittadini, ma anche tra i politici stessi La proposta di una politica fondata sulla fraternità è stata poi alla base del convegno pomeridiano, intitolato “Una città per la fraternità”. Sono intervenuti, l’on. Teresio Delfino, parlamentare, sindaci e amministratori da varie parti della provincia (tra essi il sindaco di Cuneo Alberto Valmaggia), e numerosi cittadini del territorio, compresa una delegazione da Genova la cui amministrazione ha aderito anch’essa recentemente all’Associazione. I presenti hanno ripercorso il cammino del rapporto tra la città e la figura di Chiara, a partire dal Convegno di Innsbruck “Mille città per l’Europa” del 2001. In special modo dove lei riconosce ai politici una vera “vocazione” ad amare la propria città e la propria gente, fino a giungere a quella quasi incredibile definizione della politica come ”amore degli amori”. Il sindaco Sibille ha voluto ricordare alcuni spunti concreti di fraternità vissuti dalla comunità cittadina, tra cui una cena in tutti i quartieri, che ha riempito le strade, generando tra i cittadini un clima di famiglia prima mai sperimentato. Se ne sono ricavate 14 borse-lavoro per altrettanti disoccupati. Segnali di forte speranza nel futuro, che è già presente, sono venuti dalle testimonianze offerte dai giovani della Scuola di partecipazione del cuneese e dal gruppo di ragazzi di Bra presenti: hanno riferito di svariate iniziative per “colorare” ambiti grigi della vita cittadina, nelle quali hanno coinvolto gli abitanti e gli stessi amministratori. Il Sindaco, concludendo il pomeriggio, ha rilanciato chiedendo proprio a loro di progettare insieme come continuare a colorare di fraternità la propria città. Forti le impressioni tra i partecipanti. Un’amministratrice: “E’ stata vera scuola di formazione. Finalmente ho capito ciò che da anni cercavo … Ho scoperto che il mio impegno è una vocazione. Un’altra: “Il convegno è stato un’incisiva dimostrazione di quello che può operare la fraternità vissuta a livello di Istituzioni, nei Consigli Comunali, tra Amministrazione e comunità civile, tra Comuni che si “consorziano” in nome di essa”. Fonte: Movimento dei focolari – Piemonte
Portare la gioia
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